Nel primo caso, ovvero se cerca di imparare la lingua, la comunicazione sarà all'inizio alquanto difficile, ed egli non potrà certamente impostare conversazioni interessanti: tuttavia, col tempo, l'acquisita padronanza della lingua gli darà modo di conoscere la civiltà, struttura, usi e costumi del paese e gli fornirà i mezzi per avvicinarsi alla psicologia degli abitanti.
Nel secondo caso, ovvero con il colloquio attraverso un interprete, invece, è all'inizio strumentalmente molto più efficace, e quindi si adatta al turista frettoloso e all'uomo d'affari: questo tipo di comunicazione non potrà tuttavia mai permettere una conoscenza meno che superficiale del paese.
Analogamente, vi sono due modi per discorrere con il computer:
parlargli nella sua lingua (nel cosiddetto linguaggio macchina),
oppure in una lingua molto più vicina alla nostra che a quella del computer (in uno dei cosiddetti linguaggi simbolici: FORTRAN, ALGOL, COBOL, PL\1 ...): nel secondo caso, il computer non può direttamente comprendere, ma necessita di un programma traduttore che trasformi l'algoritmo codificato nel linguaggio simbolico in un programma in linguaggio macchina.
Tratto e adattato da "Introduzione ai calcolatori elettronici" di Antonio Grasselli Università degli Studi di Pisa Anno Accademico 1974-1975
Ringrazio Clara per avermi fatto pervenire il prezioso originale.
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